"Ho le idee chiare". 15.000 soldati e una portaerei. Negli USA hanno di nuovo un problema di droga! E chi è il colpevole? Non i suoi sobborghi, non le sue farmacie. No, è quel cattivone laggiù, con il petrolio! Accidenti, che coincidenza!
Il Dipartimento di Giustizia dice che è tutto legale. È legale perché loro dicono che è legale. Se domani decidessero che respirare è un atto di terrorismo, noi tutti saremmo già in carcere.
Si chiama "Operazione Lancia del Sud". Non "Operazione Rubare il Petrolio". Perché dovrebbero chiamarla così? Sarebbe troppo onesto. L'americano medio si sveglia, sente "Lancia del Sud" e pensa a un torneo di golf. L’europeo medio chissà, pensa ad un torneo di tennis o di calcio. Funziona così. Le parole sono imbottite.
Che fine di merda sta facendo la Terra. Operazione Lancia del Sud. Un altro bel titolo per la sua lapide. L'uomo è ciò che fa, specialmente quando dice di star facendo altro. Maduro è un cartello. Trump ha un'idea. E le formiche, laggiù, si preparano a essere schiacciate
È proprio vero: è più facile ingannare le persone che convincerle di essere state ingannate. Hanno detto "droga", la folla ha annuito. Hanno detto "libertà", la folla ha applaudito. Non hanno detto "petrolio". Per quello non servono applausi, servono solo serbatoi.
Gli USA, una nazione in declino, annoiata, che si aggrappa al simulacro di una guerra. Il Venezuela potrebbe essere ovunque. È solo una questione di coordinate geografiche e, soprattutto, di riserve energetiche. Il resto è rumore.
Serve un po' di morte in TV, e una nuova serie: "Il Trono d'Olio". Il protagonista ha le idee chiare ma non le dice, il cattivone invita alla mobilitazione permanente, l'eroina premio Nobel incita al golpe. E noi, sul divano, a scegliere il concorrente da eliminare con un sms. Il premio in palio non è un viaggio ai Caraibi. Sono i Caraibi.
Un altro carnaio che si prepara. Per la gloria di imbecilli in uniforme.
I miei genitori guardano le notizie. Mettono via la spesa. Fuori, la luce sta morendo. Papà ha detto: "Penseranno che sia per la droga". Mamma non ha risposto. Una donna acuta.
La vita di oggigiorno è più frenetica di una volta, signora mia, e la guerra non si dichiara, non è definita. Una minaccia strisciante che si adatta, che giustifica se stessa a posteriori. L'ideologia è il profumo che maschera l'odore del petrolio.
L'assurdità è vestita con un abito buono e parla al telegiornale. Chi la contesta è un "non amico". Il cerchio si stringe. Sempre più stretto. Maduro si sente il fiato sul collo.
Del resto la dottrina è chiara: il potere deve perpetuare se stesso. Il consenso si fabbrica. Il Venezuela è uno stato sovrano solo finché i suoi interessi coincidono con quelli dell'egemone. Altrimenti, diventa un "cartello", un "regime", un obiettivo legittimo. È il manuale. Ristampato.
Guerra. Petrolio. Menzogna. Un altro "momento decisivo imminente". Quanti ne abbiamo già visti? La Storia si ripete, è vero, ma ogni volta con un diverso sponsor. L'ostinazione irragionevole di un bambino viziato, armato con la potenza di un impero. La razionalità è la prima vittima. È uno di quei giorni, il Pentagono muove una portaerei per un pretesto. Una dimostrazione di volontà di potere. Una ricerca patologica di superiorità per mascherare il profondo senso di inferiorità di una nazione in declino.
(A. Battantier, Italien Néandertalien, Frammenti per l’Apocalisse, Mip Lab, 11/25)
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