8 nov. 2025

LA RITIRATA STRATEGICA DI BRUNETTA SA TANTO DI TANFO DI LATRINA (Brunetta è quello che ha contrastato e bocciato in ogni modo il salario minimo a 9 euro. Ogni singolo Brunetta, ogni singolo atto oscenamente anti etico, non sono nulla. E’ la struttura che lo permette, la cultura che lo giustifica, la mente che, assuefatta e stanca, sempre più lo accetta come "normale")

Mentre aspetti l’autobus e quello che passa è sempre quello sbagliato, strapieno, resti lì, sulla banchina, a guardare la gente affacciata, stipata, ai finestrini.  E ti ricordi che Brunetta è quello che ha contrastato e bocciato in ogni modo il salario minimo a 9 euro.  E intanto, stipendi da duecentomila euro, aumenti da sessantamila, si concedono con disinvoltura.

Brunetta si alza la mattina, si guarda allo specchio e dice: "Duecentocinquantamila euro? Non bastano. Mi sento un po' povero. Aggiungiamoci sessantamila, tanto chi cazzo se ne accorge?" 

E il bello è la ritirata strategica. "Oh, scusate, gente, visto che vi siete accorti che mi sono infilato in tasca un aumento da sessantamila euro mentre voi vi ammazzavate per il caro bollette, magnanimamente lo restituisco." 

No, Brunetta. Non funziona così. Il reato non è stato restituire, il reato è stato prendere. L'hai già commesso. Questa non è virtù, è un cazzo di patteggiamento con l'opinione pubblica. 

E i giornali? "Brunetta rinuncia all'aumento." Rinuncia? Ma non stava mica donando un rene a un orfanotrofio! Stava rimettendo al suo posto il bottino che si era intascato illegalmente!

La parola chiave è "PNRR". Soldi che non abbiamo, presi in prestito da un futuro che odia già il nostro presente, per pagare stipendi d'oro a dei voraci accaparratori in doppiopetto che si gonfiano di soldi e saccenza. 

Un ometto, già andato in pensione con un bel pacchetto regalo dorato, viene nominato presidente del CNEL, una di quelle cose che esistono così, per dire che esiste. E trova dei soldi, soldi del PNRR, soldi da ripagare con il sudore dei nostri figli. 

In Italia ci sono due tipi di leggi: quelle che si infrangono e quelle che si interpretano. Brunetta è un maestro in entrambe le arti. Prima interpreta la legge in modo da permettere a se stesso, pensionato, un lauto stipendio. Poi, trovati i soldi europei, infrange lo spirito della legge per darsi un aumento. Quando viene scoperto, si erge a paladino dell'austerità, ritirando il malloppo.

Il già esausto corpo italico emette ormai un tanfo di decomposizione, Brunetta (tra i tanti), ne è insieme la causa e il più fine intenditore. Si muove in questa melma con l'eleganza disturbante di un insetto necrofago che ha imparato a indossare la cravatta.

Cosa vuoi che sia, un aumento di sessantamila euro? In un mondo dove tutto è equivalente, dove il senso civico è stato macellato resta l'accumulo. L'erosione terminale dell'Occidente passa anche da qui: Brunetta non è un mostro, è un sintomo. Un uomo vuoto che riempie il suo vuoto con cifre. È triste, banale, e ormai completamente normale. Brunetta partecipa al banchetto di un’élite che si auto perpetua e si auto premia, svuotando dall'interno le stesse istituzioni che dovrebbero regolare il suo comportamento. Il PNRR è solo l'ultimo capitolo di un lungo manuale di saccheggio di classe.

La satira è morta perché la realtà è diventata un talk show grottesco. Brunetta non ha bisogno di essere disegnato come un nano. È un ologramma di se stesso, un pupazzetto animato che recita la parte del "Serio Amministratore" mentre fa truffe da baraccone. E il bello è che le sue querele, se le facesse, sarebbero un'auto querela: la Giustizia che querela se stessa per non essersi accorta di essere, essa stessa, una gigantesca, patetica barzelletta.

E’ tutto un fetore, un paese in putrefazione. Lui è solo un rigagnolo che segue la pendenza della cloaca. Se sei furbo nuoti nel flusso di opportunità. Brunetta (tra i tanti) si è semplicemente agganciato a un flusso, ha prelevato una somma, e quando il flusso è diventato turbolento, ha fatto finta di niente. L'atto non ha colpa, ha solo temporanea inconvenienza. Ogni singolo Brunetta, ogni singolo atto oscenamente anti etico, non sono nulla. E’ la struttura che lo permette, la cultura che lo giustifica, la mente che, assuefatta e stanca, sempre più lo accetta come "normale". 

(A. Battantier, Italien Néandertalien, Mip Lab, 11/25)


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