L’EUROPA: “NOI NON SIAMO D'ACCORDO!” (Prima ti riempiono il cervello di propaganda 24 ore su 7, poi quando la gente dice "basta guerra" fingono di ascoltare!)

Trump impone la capitolazione a Zelensky. Sembra quelle cose che firmavano i re con la parrucca, invece è quello che succede quando il più forte (sempre con la parrucca) decide che il giochino è finito.

L'Europa fa la voce grossa: "Noi non siamo d'accordo!". Ma tanto, chi li ascolta?

Il piano di pace in 28 punti. Rinuncia al Donbass, niente NATO, metà esercito.

E Zelensky che riceve la bozza del piano, ci immaginiamo la scena?

Come quando il padrone di casa ti consegna il contratto nuovo con l'aumento dell'affitto e tu devi firmare perché non hai alternative. E lui cerca di trattare: "Sentite, forse sul punto 17 potremmo discutere...". Ma tanto sanno già che firmerà tutto, perché quando non hai più soldi (a parte l'Europa, s'intende!) e ti stanno entrando da tutte le parti, pure la firma ti viene male.

L'UE dice "no, non ci stiamo". Ma scusate, ma fino a ieri davate i soldini e le armi, e adesso che il padrone vero ha deciso che si chiude, voi mostrate ritrosia?

È come quando al bar uno paga il caffè per tutti e poi arriva l'amico che dice "no, io lo volevo decaffeinato". E tu gli fai: "E perché non l'hai detto prima?"

L'Italia fa "eh, ma io avevo detto...". Ma va là, pagliaccia, che non ti ascolta nessuno.

In Europa, quando si tratta di fare i conti con i grandi, diventano tutti nani. Nani che litigano sul come affrontare il gigante, ma il gigante manco se li ricorda che esistono.

Prendi qualsiasi gioco. I nani europei fanno le mosse sbagliate, e quando stanno per perdere, cominciano a dire che il campo era storto.

Ora che l'Ucraina è praticamente finita, si svegliano. Dove erano quando si poteva fare qualcosa? A fare i gradassi con i nostri soldi!

L'Europa è un’oscenità. Prima ti riempiono il cervello di propaganda 24 ore su 7, poi quando la gente dice "basta guerra" fingono di ascoltare!

Guardate gli ultimi sondaggi. E’ quello che si ottiene quando si è sottoposti ad una ossessiva, prepotente propaganda: la repulsione e il rifiuto.

Il 66% degli italiani vuole la pace. E tra i cittadini europei le cose non vanno diversamente.

L'Europa scopre oggi quello che tutti sapevano ieri, ma che nessuno aveva il coraggio di dire.

I politici cercano disperatamente di correggere i propri errori quando ormai il danno è fatto. Somigliano a quegli ubriachi che, caduti nel fango, si preoccupano di pulirsi il cappello mentre affondano.

L'eurocrate ha sbagliato tutto ma incolpa gli altri, il governo italiano corre dove il vento tira, il viscido giornalista mains  spiega perché aveva ragione anche quando aveva torto.

Eurocratici mentecatti: per fermare la guerra volevate continuare a combatterla. Nani intellettuali, mercanti di morte in giacca e cravatta, ora vi affannate a cercare scappatoie dopo aver bruciato ogni ponte. La vostra ipocrisia ha la consistenza del marmo, la vostra stupidità la profondità dell'abisso.

Tutto questo non mi suscita più nemmeno emozione. 

Siamo destinati al declino, e queste pantomime sono l'ultimo spasimo prima della fine.

La guerra è persa. Gli italiani vogliono la pace. Il 66%. E allora? Allora forse dobbiamo cambiare strategia. Gli zombi euro atlantisti, annusando la malparata, adesso lo fanno dire agli italiani che è meglio smettere di giocare ai soldatini.

Il trionfo del "te l'avevo detto" quando ormai il disastro è compiuto. E i cretini? I cretini rimarranno a presidiare il deserto, convinti d'essere eroi.

Il sistema propagandistico ha funzionato perfettamente, fino a quando la realtà non lo ha spezzato. Ora il re è nudo. Abbiamo permesso che accadesse.

La sottomissione ai potenti, il disprezzo per i deboli. Forse un giorno capiremo l'assurdo. Ad oggi, la stupidità ha ancora una volta trionfato sulla ragione.

Caro amico, ti scrivo, così, tanto per sapere, quando -senza grandi disturbi- qualcuno sparirà. Mi raccomando, che siamo i troppo furbi e i cretini di ogni età.

(A. Battantier, Italien Néandertalien, Frammenti per l'Apocalisse, Mip Lab, 11/25)

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